Perché il modello di Studio Legale Alternativo è la migliore risposta ai nuovi scenari sociali ed economici in chiave di sostenibilità?
Per la sostenibilità economica: il modello fee-sharing consente agli avvocati di realizzare maggiori profitti grazie alla sostanziale inversione delle percentuali di retention. In questo modo si possono anche applicare tariffe più vantaggiose per gli stessi clienti.
Per la sostenibilità personale: la smaterializzazione logistica e gestionale dello studio permette agli avvocati di ottimizzare il proprio worklifebalance potendo lavorare in ogni luogo e in qualsiasi momento in piena libertà. L’ufficio negli spazi di coworking diventa solo un luogo di aggregazione e networking. In questo modo anche il cliente è più soddisfatto nella relazione diretta e personale con il suo professionista di fiducia.
Per la sostenibilità ambientale: non avere più uno studio fisico, magari in centro città e con alti costi di gestione, riduce drasticamente l’impatto sull’ambiente in termini di mobilità e vivibilità. Lavorare comodamente da casa o presso il cliente, riducendo anche i tempi di delivery dei servizi legali, contribuisce in modo positivo su tutta la filiera ed evita lo spreco di tempo e di risorse.
Per la sostenibilità sociale: la libertà di lavorare con la massima flessibilità ma facendo sempre parte di uno studio legale ben strutturato e organizzato permette all’avvocato di dedicare il proprio tempo libero alla cura personale e ad attività di solidarietà e beneficio comune, oltre che a contribuire meglio allo sviluppo del territorio di suo riferimento.
Di tutto ciò ha parlato Antonello Leogrande, founder di freebly, nell’incontro organizzato da ICC Italia il 2 marzo scorso. Ecco qui di seguito la registrazione dell’evento.