Aree di competenza
- Diritto del Lavoro
- Privacy
- Diritto dell’Informazione e Web Reputation
Ho sempre ritenuto che svolgere un lavoro che piace ed appassiona sia un grandissimo privilegio.
Quando ho iniziato la pratica forense mi è stato spiegato che questa fortuna comportava il rispetto di alcuni obblighi, che si aggiungevano a quelli deontologici, di legge e di serietà professionale.
In primo luogo, ho appreso che per essere un buon avvocato non basta gestire l’attività in modo competente e diligente.
Al legale è, infatti, chiesto di essere anche un agente di collegamento tra il mondo reale e il sistema giustizia, fatto di regole particolari e caratterizzato da una lingua specifica. Così, per rendere i miei clienti consapevoli e protagonisti delle proprie vicende giuridiche ho capito che devo utilizzare un vocabolario con il minor uso di linguaggio oscuro, come invece faceva l’azzeccagarbugli manzoniano. Solo in questo modo nasce una vera condivisione tra me e il cliente delle regole del gioco, che lo rende più consapevole e di supporto al mio lavoro.
Su tali basi è nata l’idea del Diritto a Fumetti, una pubblicazione del 2017 con cui ho voluto fornire una guida per supportare, in modo semplice e intuitivo, le persone a ottenere giustizia per tutte le piccole angherie quotidiane.
In secondo luogo, i miei Maestri mi hanno raccomandato di compensare in modo concreto il privilegio ricevuto, aiutando le persone in difficoltà senza pensare all’aspetto economico. Questo mi sembra l’unico modo con cui posso dare concretezza all’impegno solenne assunto all’atto del giuramento come avvocato, quando ho dichiarato che avrei svolto la mia attività in modo coerente con la funzione sociale propria della professione forense.
Quando ho conosciuto freebly e i suoi fondatori ho capito che questo è il posto giusto per svolgere il lavoro che amo con soddisfazione ancora maggiore, affiancandolo ad un maggior impegno nelle attività sociali, di cui mi sono sempre occupato.