L’ingresso di Riccardo Taverna in freebly risponde all’esigenza sempre più imminente di sviluppare e divulgare una cultura della sostenibilità e di una coscienza sociale e ambientale, sia all’interno del mercato legale, sia all’esterno verso i clienti degli studi.
Le imprese, di fatto, sono da tempo già impegnate a rendere sostenibili processi e cultura. In questa fase, l’impegno dei consigli di amministrazione nell’orientare l’azienda verso la sostenibilità richiede che i consiglieri e i professionisti che li compongono acquisiscano le competenze in materia e le mantengano aggiornate.
freebly, con l’entrata di Riccardo Taverna, rafforza quindi il team di sostenibilità già composto da Francesca Gardella e Susanna Perletti, e si pone come l’interlocutore ideale per le imprese. Grazie alle competenze di Riccardo, oggi lo studio è in grado di offrire, oltre alle competenze legali, servizi in materia di classificazione degli stakeholders, stakeholders engagement, analisi di materialità, misurazione dell’impatto della sostenibilità, piani strategici di sostenibilità, reporting e rendicontazione, gestione della reputazione anche in casi di crisi, valorizzazione, diversità e inclusione.
“Uno studio legale deve essere sempre allineato con le migliori pratiche, e perché no, essere anche in anticipo rispetto alle richieste dei propri clienti. Con l’entrata di Riccardo, che ha dato prova di saper coniugare innovazione e pragmatismo, freebly è pronta per essere un interlocutore completo per le società” spiega Giulio Graziani cofondatore dello studio.
Riccardo Taverna, infatti, con oltre vent’anni di consulenza alle imprese, ha contribuito a rendere più concreti gli asset intangibili creando degli algoritmi per misurare la percezione che gli stakeholders hanno dell’impresa, della sua sostenibilità, della sua identità e, nel caso delle società quotate, della sua reputazione in borsa.